Internet libero, sicuro? – Pordenone – 27 e 28 ottobre 2023

Internet libero, sicuro?

In occasione del Linux Day 2023 due giorni dedicati a capire il nostro rapporto con Internet e ragionare quanto il web, nato come luogo di assoluta libertà e condivisione di conoscenze, lo sia ancora oggi. Abbiamo realizzato questo evento come anteprima di PordenonePensa Scienza con PNLug e CICAP

Tutti gli incontri si terranno all’Auditorium Concordia, in via Interna 2, a Pordenone

 

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Venerdì 27 ottobre – Dedicato ad Aaron Swartz

ORE 20:00 NELLA RETE. SULLA VITA DI AARON SWARTZ

Progetto vincitore del bando Wikimedia Teatro Libero 2020, scritto, diretto e interpretato da Francesca Botti

Aaron Swartz programmatore, scrittore, attivista politico e sostenitore del pensiero “free software”, è famoso per la sua battaglia per il libero accesso alla conoscenza online e contro ogni tipo di corruzione. Muore suicida a 26 anni.

Tra i padri del web nonostante la giovanissima età, è coautore della prima specifica dell’RSS e delle licenze Creative Commons, cofondatore di Reddit e del gruppo di attivismo online Demand Progress; faceva anche parte dell’Ethics Center Lab dell’Università di Harvard, ed è stato il creatore del “Guerrilla Open Access Manifesto“

ore 21:20 Nella rete. Conversazione tra Giovanni Ziccardi e Francesca Botti. Modera Paolo Attivissimo

Una conversazione tra il prof. Giovanni Ziccardi, giurista e scrittore, docente di informatica giuridica all’Università di Milano, e l’attrice Francesca Botti. Moderati da Paolo Attivissimo, partendo dalle vicende umane di Aaron Swartz, esploreranno i limiti e gli ostacoli alla libertà oggi presenti nella rete, che nella concezione dei suoi creatori doveva essere il luogo della massima condivisione del sapere e della conoscenza accessibile a tutti.

Sabato 28 ottobre

ORE 18.30 NAVIGARE LIBERI TRA PRIVACY, SICUREZZA, CONDIVISIONE E MISTIFICAZIONE

Conversazione tra Paolo Attivissimo, Giovanni Ziccardi, Andrea Zwirner.

Letture di Francesca Botti

Tre grandi esperti ci guidano in un viaggio per scoprire i pericoli che si annidano nella rete, strumento che utilizziamo quotidianamente spesso senza conoscere a fondo i numerosi rischi e pericoli che vi si insidiano. Una guida per navigare sicuri, tra privacy e sicurezza, ed essere così davvero liberi all’interno della rete.

I relatori degli eventi

Paolo Attivissimo

Socio emerito CICAP, tra i più popolari divulgatori e debunker in Italia, Paolo Attivissimo è scrittore e giornalista informatico, Conduttore dal 2006 della trasmissione radiofonica Il Disinformatico della Radiotelevisione Svizzera.

Autore o coautore di 18 libri d’informatica divulgativa, del blog Disinformatico.info e di articoli per La Borsa della Spesa, Wired.it e Le Scienze.

Conferenziere e consulente di Radiotelevisione Svizzera, Mediaset e RAI su Internet, nuove tecnologie, cospirazionismi, bufale e disinformazione mediatica. Traduttore tecnico italiano-inglese.

Coordinatore del Servizio Antibufala (Antibufala.info, sito con oltre 9 milioni di visitatori)

Creatore del documentario Moonscape (restauro delle immagini del primo sbarco umano sulla Luna), trasmesso da RAI Scuola.

Giovanni Ziccardi

Giovanni Ziccardi è professore di “Informatica giuridica” presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano e professore Jean Monnet di “European Data Governance and Cybersecurity”.

È direttore del Centro di diritto della società dell’informazione e fondatore e direttore dei corsi post-laurea in “Legal Tech and Coding for Lawyers” e in “Computer Crimes and Digital Investigations”.

È inoltre docente di “Computer Crimes and Digital Investigations” presso il Master in Informatica Giuridica dell’Università di Bologna.

Fa parte del Comitato Etico e del Comitato per la Protezione dei Dati dell’Università di Milano.

Francesca Botti

Attrice professionista, diplomatasi nel 2001 presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi”, frequenta numerosi corsi e laboratori di aggiornamento.

Ha al suo attivo numerose esperienze teatrali sia come attrice che come regista e produttrice.

Nel 2020 con lo spettacolo “Nella rete. Sulla vita di Aaron Swartz”, di e con Francesca Botti, vince il bando di drammaturgia “WikiMedia Teatro Libero 2020”.

Andrea Zwirner

Appassionato di Open Source e fermo sostenitore della cultura Open, è consulente per diverse organizzazioni che, con il suo gruppo di lavoro, aiuta a proteggere dati e sistemi da rischi ed attacchi informatici e ad operare in conformità con le norme di settore.

Co-ideatore e co-autore del Progetto Scuole, progetto di cybersecurity awareness finalizzato a fornire agli studenti delle scuole superiori competenze e strumenti per la gestione della loro privacy on-line.

Ha co-ideato, sviluppato ed è stato docente ai laboratori di Analisi dei Sistemi, Sicurezza delle Reti, Sicurezza del Software e Codice Malevolo per il Corso di Laurea Magistrale in Informatica dell’Università di Verona.
Ha fondato Linkspirit ed Intrusa, due aziende friulane attive nel campo della cyber security e della compliance normativa in ambito informatico.

Aaron Swartz: il pioniere del web che voleva aggiustare il mondo

Nel 2000, all’età di 14 anni, fu co-autore della versione 1.0 del formato RSS, poco dopo si è unito a un gruppo di lavoro presso il World Wide Web Consortium per contribuire allo sviluppo di formati di dati comuni utilizzati su Internet.

Swartz è stato uno dei primi architetti di Creative Commons e uno sviluppatore dell’Open Library di Internet Archives, un database di libri gratuito e una biblioteca digitale aperta al pubblico.

Ha fondato l’azienda di software Infogami, e quando si è fusa con il sito di notizie online Reddit, è diventato co-proprietario. Lì, Swartz ha rilasciato come software gratuito il framework web che aveva sviluppato, web.py.

Nel 2008 ha fondato Watchdog.net per creare maggiore trasparenza politica e aiutare i cittadini a organizzarsi a livello di base. Nel 2010 ha fondato il gruppo online Demand Progress, che ha lanciato una campagna di successo contro due leggi sulla censura su Internet (SOPA/PIPA), e nel 2010-11 ha studiato l’influenza dei grandi capitali sulle istituzioni, la politica e le opinioni pubbliche presso l’ Edmond J. Safra Center for Ethics dell’Università di Harvard.

Swartz ha avuto un ruolo significativo nel rendere i dati governativi e accademici più accessibili gratuitamente al pubblico. Nel 2011, è stato accusato di aver utilizzato un sistema informatico del MIT per scaricare numerosi articoli accademici dall’archivio online di JSTOR. Nonostante JSTOR abbia deciso di non sporgere denuncia e abbia chiesto al governo di non procedere con l’accusa, Swartz è stato comunque incriminato dai procuratori federali per ben 13 capi d’accusa. I procuratori hanno rifiutato tutte le offerte di accordo che non prevedevano la reclusione, e hanno richiesto a Swartz di dichiararsi colpevole di reati gravi.

La causa era in sospeso quando Swartz morì suicida, all’età di 26 anni, nel gennaio 2013. Le preoccupazioni sul fatto che le accuse fossero eccessive hanno portato a un’indagine del Congresso sul modo in cui i pubblici ministeri hanno gestito il caso. Da allora, il caso Swartz ha ispirato proposte di emendamenti all’Atto per il Controllo e l’Abuso Informatico che eliminerebbero la “criminalizzazione pericolosamente ampia dell’attività online”, secondo l’Unione Americana delle Libertà Civili.

È stato premiato, dopo la sua prematura scomparsa, con il James Madison Award dell’American Library Association per essere stato un “sostenitore schietto della partecipazione del pubblico nel governo e per l’accesso illimitato a articoli accademici sottoposti a revisione tra pari”.

(biografia dell’Internet Hall of Fame,  in cui Aaron Swartz fu introdotto postumamente nel 2013)

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