Serata strepitosa al chiostro della biblioteca civica di Pordenone dove Norman Beaker, bluesman che viene dalla fredda Scozia (abbiamo due stagioni lì: giugno e inverno) ma che con i suoi racconti e la sua musica ha letteralmente infiammato gli animi di chi è venuto ad ascoltarlo.
Nella tradizionale collaborazione con il Pordenone Blues & Co Festival in un’ora e mezza di intervista concerto riflessioni, racconti ed aneddoti di una lunga carriera che lo ha visto suonare al fianco di autentiche leggende della musica si si sono alternati ai brani suonati da solo ed insieme alla band: Mike Sponza, nella doppia veste di intervistatore e chitarrista, alla batteria Moreno Buttinar e Michele Bonivento alle tastiere.
Bellissimo il momento in cui ha parlato, tra i suoi maestri, di Jack Bruce, il leggendario bassista dei Cream, professionista serissimo, totalmente dedito alla musica: quando suonava, con chiunque e dovunque suonasse, già dopo due battute le canzoni con lui si trasformavano e prendevano inevitabilmente l’inconfondibile suono dei Cream. “Il segreto è l’intensità. Noi arriviamo per ultimi, molti mesi prima di noi ci sono gli organizzatori che si danno da fare e una moltitudine di persone che lavora duramente perché tutto sia perfetto. Noi dobbiamo salire sul palco e dare il massimo, per trasmettere tutto quello che abbiamo al pubblico. Perché senza il pubblico noi non esistiamo”.
E con la sua incredibile energia Norman Beaker ha veramente entusiasmato tutto il pubblico presente alla sua magnifica performance.