Un tuffo nel mondo dell’intelligenza artificiale, tra rischi ed opportunità. Abbiamo capito come funzionano le AI generative, capaci di immaginare su richiesta testi, foto, immagini e persino video. Abbiamo capito quali investimenti in denaro, tempo, lavoro, sperimentazione siano dietro alla creazione di un nuovo farmaco e come la AI possa essere uno straordinario motore di innovazione in questo campo. Abbiamo scoperto come la AI possa essere preziosa anche per le piccole e medie imprese. E, attraverso le moltissime domande del pubblico, abbiamo esplorato i complessi scenari che si affacciano sul nostro presente: l’impatto sul lavoro, la necessità di sviluppare l’abitudine al senso critico ed alla verifica delle fonti, le prospettive che si aprono in tantissimi campi e molto, molto altro.
Giuseppe Serra, Giulio DeAngeli e Dante Degl’Innocenti sono stati i protagonisti di una serata entusiasmante che ha permesso di capire meglio quanto sta succedendo quotidianamente nei laboratori dove oggi si sta già costruendo il nostro futuro.
L’IA è una rivoluzione epocale, che apre questioni importanti e lascia tantissime domande cui ad oggi è davvero difficile dare una risposta certa. E’ però un treno che è partito ed è utopistico pensare che se ne possa frenare a corsa. La scelta è tra salire a bordo ed utilizzarla per migliorare, con intelligenza e responsabilità, la qualità del nostro lavoro e delle nostre vite, o rimanerne fuori, rischiando di essere lasciati indietro dalla storia.
E riguardo ai rischi – indubbi – che si prospettano ci piace ricordare la risposta di Giulio Deangeli: “Penso che sia più probabile che la fine dell’umanità arrivi dalla stupidità biologica piuttosto che dall’intelligenza artificiale”.
Per chi volesse approfondire l’argomento avevamo parlato di intelligenza artificiale anche con il professor Federico Cabitza, qui.