
PordenonePensa 2025
Festival del confronto
In arrivo la XVII^ edizione della rassegna organizzata dal
Circolo Culturale Eureka.
Realizzata con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia,
Comune di Pordenone e Comune di Azzano Decimo e numerosi sponsor privati.
Mercoledì 11 giugno
Azzano Decimo ore 20.30
da 13 al 20 giugno
Pordenone ore 20.30
Ingresso libero senza prenotazione.
L’immagine grafica dell’edizione 2025 di Pordenone Pensa è stata realizzata da Alberto Della Libera, giovane artista del pordenonese che ha avuto modo di affinare la propria tecnica al Palazzo del Fumetto. La stessa persona con due aspetti e colori diversi indica come tutti noi possiamo evolvere e maturare la nostra visione del mondo guardandolo da prospettive diverse e approfondendone la complessità.
Per il trentesimo anniversario del Circolo culturale Eureka ci è piaciuto giocare anche sull’idea di come, attraverso gli anni, possiamo cambiare rimanendo però sempre noi stessi, e la rassegna di quest’anno vedrà tra gli ospiti amici storici della rassegna accanto a volti nuovi.

Mercoledì 11 giugno, ore 20.30
Teatro Marcello Mascherini
Marco Camisani Calzolari – “Il futuro che è già qui (e non ce ne accorgiamo)”
Marco ha parlato di un futuro che è già arrivato, che usiamo ogni giorno senza rendercene conto. Le intelligenze artificiali creano testi, immagini, video, prendono decisioni, influenzano il mercato e il lavoro… ma spesso continuiamo a trattarle come se fossero novità lontane.
Invece il mondo sta già cambiando, ci sono opportunità da cogliere: nuovi mestieri, strumenti accessibili a tutti, creatività potenziata. Ma anche rischi concreti: la scomparsa dei lavori entry-level, fondamentali per iniziare un percorso professionale, e l’aumento delle disuguaglianze tra chi sa usare questi strumenti e chi ne resta escluso.
Affronterà il nodo centrale dell’etica: chi decide cosa è giusto per un’intelligenza artificiale? Quali valori deve seguire? E soprattutto: chi controlla chi controlla?
E infine, mostrerà cosa sta già succedendo adesso, fuori dalle previsioni e dai titoli: truffe digitali che imitano perfettamente le nostre voci, furti di identità tramite deepfake, sistemi di cybersicurezza messi in crisi da AI sempre più autonome.
Non è un racconto futuristico. È un campanello d’allarme. Perché il futuro… è già qui. Solo che facciamo ancora finta di non vederlo.
L’appuntamento è stato realizzato con il contributo e patrocinio del Comune di Azzano Decimo.
Qui il resoconto della serata e la galleria fotografica completa

Venerdì 13 giugno ore 20.30
Chiostro della Biblioteca civica di Pordenone
Filippo Facci e Simone Moro : In montagna con rispetto
«…Sono le grandi cattedrali della terra, con i loro portali di roccia, i mosaici di nubi, i cori dei torrenti, gli altari di neve, le volte di porpora scintillanti di stelle…». Sono le parole di John Ruskin che accolgono il visitatore della pagina social di Simone Moro. Le montagne meritano rispetto. Meritano il rispetto reverenziale di chi le affronta per qualsiasi motivo, che deve adeguare la propria prudenza, preparazione e attrezzatura per ciò che si accinge a fare; e meritano rispetto perché la fruizione incontrollata dell’ambiente montano non le snaturi. Simone Moro, alpinista ed elicotterista con all’attivo imprese straordinarie e primati mondiali in entrambi i campi, e Filippo Facci, giornalista innamorato dell’ecologia e della montagna che ha raggiunto, tra le altre, le vette del Monte Bianco e del Cervino, si confronteranno su quanto sta accadendo, sulle cime di casa nostra come sugli 8.000 di tutti i continenti, per farci riflettere sull’importanza del rispetto verso questi giganti silenti che tanto sono capaci di donarci emozioni uniche.
L’incontro è stato organizzato in collaborazione con la sezione CAI di Pordenone che quest’anno festeggia il centenario dalla fondazione.
Qui il resoconto della serata e la galleria fotografica completa.

Sabato 14 giugno ore 20.30
Flavia Trupia e Vicsia Portel – Prendiamo la parola! Consigli di retorica per signore (e no).
La docente, divulgatrice ed esperta di retorica Flavia Trupia e la giornalista e autrice Vicsia Portel hanno animato la serata partendo dalla presentazione del libro “Prendiamo la parola! La retorica dalla parte delle donne”.
Perché prendere la parola vuol dire assicurarsi il proprio posto nel mondo. Il silenzio, al contrario, significa lasciare che qualcun altro parli per noi, stare dietro le quinte per aiutare gli altri a brillare. Purtroppo, quando si tratta di parlare in pubblico, le donne sono quasi sempre in minoranza. Come fare? Riflessioni, consigli e spunti per prendersi la scena e far sentire la propria voce. Per signore e… non solo.

Martedì 17 giugno, ore 20.30
Ex Convento di San Francesco, via della Motta 13, Pordenone
Fausto Biloslavo, Gianandrea Gaiani e Gian Micalessin –
Le nuove sfide dell’Europa: i conflitti dei nostri giorni.
Fausto Biloslavo e Gian Micalessin due tra i più noti reporter di guerra italiani, con una lunga esperienza sul campo e una profonda conoscenza delle dinamiche dei conflitti internazionali, presenti e passate. Assieme a loro, Gianandrea Gaiani, analista strategico di grande autorevolezza, specializzato in questioni militari e geopolitiche. Ci aiuteranno a comprendere le implicazioni più ampie che potrebbero influire sul nostro futuro. Scopriremo come i conflitti di oggi presentino caratteristiche e peculiarità sorprendenti, fino a ieri impensabili, frutto della rivoluzione tecnologica. Grazie alla loro conoscenza analizzeremo i conflitti attuali, offrendo un quadro completo e approfondito dei fronti caldi, di quelli che potrebbero diventarlo, e vedremo come il panorama geopolitico mondiale si sta rimodellando. In fine discuteremo del ruolo dell’Europa e alle decisioni strategiche che si renderanno necessarie nel prossimo futuro.
Ingresso libero senza prenotazione.

Giovedì 19 giugno, ore 20.30
Chiostro della Biblioteca civica di Pordenone in caso di maltempo Ex convento di San Francesco
Massimo Picozzi – Antidoto all’Odio
L’odio è in mezzo a noi, nelle cronache quotidiane, nelle strade e a volte persino nelle nostre case. Viaggio lucido e coinvolgente dentro i meccanismi dell’aggressività umana. Ci sono gli uomini che odiano le donne, infermiere che odiano i malati, insospettabili che diventano assassini in un delirio di vendetta, quelli che odiano gli omosessuali, e quelli che odiano i bambini. Ci sono i seminatori di insulti e di violenza, che aggrediscono vittime per strada o sui mezzi pubblici, magari solo perché indossano un simbolo religioso, per il loro modo di vestire o per la musica che ascoltano. L’odio c’è da sempre, ed è ben diverso dalla rabbia. L’odio mette radici nella frustrazione, nell’esclusione, nel disagio sociale. L’odio cresce e si propaga come una pianta infestante. Attraverso il racconto di storie esemplari, grazie all’esperienza da profiler di Massimo Picozzi, indagheremo insieme su come l’odio si sviluppi, si alimenti e possa trasformarsi in violenza, sia nei singoli individui che nelle dinamiche collettive perché conoscerne le radici significa poterlo combattere.
Ingresso libero senza prenotazione.

Venerdì 20 giugno, ore 20.30
Chiostro della Biblioteca civica di Pordenone in caso di maltempo Sala Teresina Degan.
Fabrizio Nonis, Terry Giacomello, Ezio Marinato e Alberto Toè – Senza confini: Carne, Pane, Cucina e nuovi orizzonti.
Fabrizio Nonis alias il Beker, Ambasciatore del Gusto, con le sue apparizioni televisive ha contribuito a far conoscere il mondo della carne ma anche quello degli eventi gastronomici, turistici e fatto conoscere realtà locali e nazionali patrimonio del Made in Italy. Nonis dialogherà con Terry Giacomello, il più avanguardista stellato Michelin italiano, già doppia stella, Ezio Marinato, il guru della panificazione considerato il master Yoda della lievitazione mondiale, ed infine, a completare il quartetto Alberto Toè, under 40, il più giovane chef detentore di una stella Michelin sia rossa che verde all’Horto di Milano allievo di Norbert Niederkofler. Un incontro imperdibile che esplorerà le nuove frontiere del gusto, della sostenibilità e dell’innovazione culinaria. Il dialogo si svolgerà in maniera libera, con spazio alla condivisione di idee e spunti tra ospiti e partecipanti.
Ingresso libero senza prenotazione.

Marco Camisani Calzolari
Cittadino italiano e britannico, da 35 anni si occupa di mondo digitale e comunicazione strategica, è docente universitario, consulente, autore, comunicatore scientifico, personaggio pubblico e cyberumanista. È Cavaliere della Repubblica Italiana (Ordine della Stella d’Italia), Ufficiale di Polizia onorario e Freeman della City di Londra. Membro del Mensa (l’associazione internazionale per gli individui ad alto Q.I.) con 160 come Q.I. Nel 2025 gli Stati Uniti gli hanno concesso un visto EB-1 per capacità straordinarie. La sua vocazione divulgativa si riflette nel suo impegno costante nella comunicazione scientifica e nella formazione. È volto noto del programma “Striscia la Notizia” , dove traduce la tecnologia per milioni di spettatori. È anche testimonial della Polizia Postale per le campagne sulla sicurezza online. A livello istituzionale, ricopre ruoli di rilievo: è incaricato dall’Agenzia per la Cybersecurity Nazionale, è parte al Comitato del Presidente del Consiglio per le strategie italiane sull’Intelligenza Artificiale ed ha un incarico di esperto per il Dipartimento per la Trasformazione Digitale.

Filippo Facci
Giornalista, ha lavorato nel tempo per molte importanti testate giornalistiche italiane, tra cui L’Unità, Repubblica, Il Giornale e Libero, e collaborato con Il Foglio. Per più di quindici anni è stato editorialista de “il Giornale”. Appassionato di montagna, è stato finalista del reality Monte Bianco, arrivando alla sommità della vetta più alta d’Europa nella puntata finale assieme alla guida Andrea Perrod. Ha scritto molti libri e da poco è uscito nelle librerie il suo “Dizionario politicamente (S)corretto. Dalla Cancel culture a Trump”

Simone Moro
Soprannominato “winter maestro” è l’unico alpinista a poter vantare quattro prime invernali su montagne di Ottomila metri. Nasce a Bergamo il 27 ottobre 1967 e inizia a muovere i suoi primi passi verticali a soli 13 anni sulle montagne di casa. In poco tempo il suo orizzonte montano si allarga alle Dolomiti per poi approdare all’arrampicata sportiva. È in questo campo che il talento di Moro inizia a farsi notare, ha scalato 8 dei 14 Ottomila, tra cui per ben quattro volte l’Everest. Nel 2002 riceve dal Presidente della Repubblica la “Medaglia d’Oro al valore civile” per aver salvato, con notevoli difficoltà e rischio valanga, un rocciatore inglese precipitato. Ottimo comunicatore, non intende l’alpinismo come scopo di vita ma come mezzo per conoscere ed esplorare. La sua attività oggi si divide tra conferenze, libri, spedizioni himalayane e l’attività di elicotterista.

Vicsia Portel

Flavia Trupia
Comunicatrice, docente, divulgatrice. Amministratore di PerLaRe-Per La Retorica. Lavora per organizzazioni pubbliche e private. Insegna retorica, scrittura, comunicazione, social media in università, master e centri di formazione. Ha ideato e gestisce perlaretorica.it, il primo sito italiano dedicato alla retorica. Nel 2016 ha vinto il premio Prodotto Formativo dell’Anno con la #GuerradiParole, uno scontro di retorica tra studenti universitari e detenuti. È stata ospite di programmi Tv di approfondimento culturale, come Grandi discorsi (Rai Storia e Rai 3) e Buonasera Presidente (Rai Storia). Scrive per varie testate, il suo ultimo libro “Prendiamo la parola! La retorica dalla parte delle donne”.

Fausto Biloslavo
Classe 1961, da 40 anni lavora come reporter di guerra. Ha realizzato il suo primo reportage durante l’invasione israeliana del Libano nel 1982. Negli anni ’80 copre le guerre dimenticate dall’Afghanistan, all’Africa fino all’Estremo Oriente. Nel 1987 viene catturato e tenuto prigioniero a Kabul per sette mesi. Nell’ex Jugoslavia racconta le guerre in Croazia, Bosnia e Kosovo. E’ il primo giornalista italiano ad entrare a Kabul liberata dai talebani dopo l’11 settembre 2001. Nel 2003 segue l’invasione anglo americana dell’Iraq che abbatte Saddam Hussein. Nel 2011 è l’ultimo italiano ad intervistare il colonnello Gheddafi. Negli ultimi anni ha documentato la nascita e caduta dell’ISIS, ha realizzato inchieste controcorrente sulle Ong e il tema dei migranti e seguito sul campo la guerra in Ucraina. Lavora per Il Giornale, Panorama e Mediaset. Ha pubblicato diversi libri tra cui “Ucraina nell’inferno dell’ultima guerra d’Europa” oltre ai libri di inchiesta giornalistica “Verità infoibate”.

Gianandrea Gaiani
Giornalista bolognese, dal 1988 si occupa di analisi storico-strategiche, studio dei conflitti e reportage dai teatri di guerra. Dal 1991 al 2014 ha seguito sul campo i conflitti nei Balcani, Somalia, Iraq, Afghanistan, Sahara Occidentale, Mozambico e Sahel. Dal febbraio 2000 dirige Analisi Difesa. Ha collaborato e collabora con quotidiani e settimanali, università e istituti di formazione militari ed è opinionista per reti TV e radiofoniche. Presso il Ministero dell’Interno ha ricoperto dal 2018 l’incarico di Consigliere per le politiche di sicurezza di due ministri e un sottosegretario.

Gian Micalessin
Nato a Trieste nel 1960, è uno dei più noti e apprezzati reporter di guerra italiani. Dal 1983 ha seguito sul campo decine di conflitti inclusi i più recenti in Afghanistan, Iraq, Libia, Siria e Ucraina. Reporter e opinionista per Il Giornale e il sito Gli Occhi della Guerra, nella sua carriera ha collaborato con Corriere della Sera, Repubblica, Panorama, Libération, Der Spiegel, El Mundo, L’Express e Far Eastern Economic Review oltre che con le emittenti televisive CBS, NBC, Channel 4, TF1, France 2, NDR, TSI, RaiNews24, RaiUno, Rai 2, Canale 5 e LA7. Per il suo lavoro di reporter di guerra ha ricevuto il Premio Antonio Russo (2003), il Premio giornalistico Cesco Tomaselli (2007) e il Premio Ilaria Alpi (2011).

Massimo Picozzi
Medico, psichiatra, criminologo, esperto per la gestione delle emozioni in ambito manageriale e sportivo. E’ uno dei maggiori profiler in Italia. Consulente della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, in qualità di perito psichiatra si è occupato dei più clamorosi casi di cronaca degli ultimi anni, dall’omicidio di Novi Ligure al delitto di Cogne, dalle Bestie di satana ad Angelo Izzo, fino alla morte di Sarah Scazzi ad Avetrana. Autore di oltre venticinque saggi dedicati al crimine, che hanno venduto più di seicentomila copie. Conduce a Radio 105 l’appuntamento settimanale di CSI Milano ed è opinionista di Quarto Grado sulle reti Mediaset.

Fabrizio Nonis
Alias el Beker, nasce a Toronto il 9 maggio del 1963, figlio di emigrati (mamma italo-svizzera, papà veneto-friulano) ma con un grande legame con l’Italia e precisamente con Cinto Caomaggiore (Portogruaro – VE), nella terra di mezzo tra due splendide regioni: Veneto e Friuli Venezia Giulia. Figlio d’arte, padre macellaio, nonno pizzicagnolo. Fabrizio, dopo gli studi superiori in Italia, ritorna in Canada per un master in pubbliche relazioni aziendali. Dopo qualche anno di esperienza come manager in aziende alla fine degli anni ’80, ritorna alla sua grande passione il lavoro in macelleria. La sua intuizione è stata quella di rivalutare il mestiere di macellaio che nella sua terra è ancora chiamato con il nome dialettale Bekér. La ricerca per la qualità, la creatività e il rapporto con il cliente sono sempre stati gli aspetti del mestiere che lo hanno appassionato e che lo hanno portato poi a divenire docente presso l’Università dei Sapori di Perugia.Dal 2001 ha affiancato al suo lavoro in macelleria a Cinto Caomaggiore, l’attività di giornalista e comunicazione gastronomico nel mondo della carne e dei prodotti d’eccellenza in svariati eventi, manifestazioni, programmi televisivi nazionali e locali. Ha saputo far conoscere e divulgare, oltre al mondo della carne, eventi, fiere, rappresentazioni, siti turistici, realtà locali ed internazionali, manifestazioni e tradizioni da tutto il mondo, nella convinzione che essi siano un patrimonio straordinario da apprezzare, considerare, proteggere e naturalmente divulgare. Nel 2015, anno dedicato al mondo del food con l’esposizione universale Milano Expo 2015, stato riconosciuto come Testimonial Ambassador per il Brasile, per il Marocco, per la Regione Friuli Venezia Giulia, e per la Regione Veneto. Grazie alla sua presenza nel mondo della gastronomia si sono aperte nuove vie di comunicazione ma soprattutto di valorizzazione dei grandi prodotti che da sempre fanno dell’Italia il bel paese. Studio, ricerca, innovazione, ma anche un occhio alla tradizione ha fatto si che l’arte della macelleria si mescoli alla comunicazione con lo scopo di abbinare e valorizzazione al meglio cotture e materie prime. Inoltre Fabrizio Nonis è stato testimonial per la settimana mondiale del food italiano, chiamato direttamente dall’ambasciatore italiano della Thailandia, nella città di Bangkok, per promuovere, comunicare e proporre la cucina e i prodotti italiani. Oltre a Bangkok, Fabrizio Nonis è stato testimonial del food Italiano, anche in altri eventi internazionali a Casablanca, Barcellona, New York etc..
E’ stato anche ospite delle Istituzioni Italiane e marocchine per 5 edizioni della Festa della Repubblica del Marocco, dove ha elevato e fatto conoscere il mondo del food italiano, proponendo piatti e ricette tipiche e tradizionali delle varie regioni italiane. Dal 2020, Fabrizio Nonis è inoltre entrato a far parte della prestigiosa associazione degli AMBASCIATORI DEL GUSTO. Nel suo percorso professionale ha partecipato e prodotto numerose trasmissioni televisive a livello nazionale e internazionale tra i quali: Prova del cuoco, Cooking show, TG5 Gusto, Forchette stellari, Beker on Tour, ed altri.

Terry Giacomello
Nasce ad Aviano, nel 1969, fin da giovanissimo, affiancando sua madre Wanda nella trattoria di famiglia, scopre la passione per la cucina. È lì che impara i segreti della pasta fatta in casa, della polenta con mais fresco di mulino e della preparazione della selvaggina. Dopo il diploma all’Istituto alberghiero di Longarone, la sua carriera culinaria prende il volo. Il suo percorso professionale lo conduce ai vertici della gastronomia mondiale. Il suo percorso professionale lo conduce ai vertici della gastronomia mondiale. Terry lavora con alcuni dei più grandi nomi della cucina internazionale: Marc Veyrat e Michel Bras in Francia, Ferran Adrià al leggendario El Bulli, Alex Atala in Brasile, Andoni Luis Aduriz al Mugaritz, e non solo. Si distingue anche in Danimarca al Noma e al Miramar, e in Italia accanto a Sergio Mei presso il Four Seasons di Milano. Queste esperienze lo rendono un interprete unico di una cucina d’avanguardia raffinata e personale. Nel 2015 approda a Parma, nel cuore della Food Valley italiana, per guidare il ristorante Inkiostro. Qui Terry sperimenta un approccio coraggioso e originale, proponendo una cucina contemporanea in una terra di profonde tradizioni. La sua filosofia è chiara: offrire ai clienti un’esperienza che non potrebbero trovare altrove. Con tecnica impeccabile e creatività instancabile, Terry ridefinisce il concetto di cucina d’autore senza cedere agli eccessi scenografici, puntando su piatti che esaltano identità e innovazione. Ad aprile 2023, Terry inizia un nuovo capitolo al ristorante Nin, all’interno del Belfiore Park Hotel, sulle sponde veronesi del Lago di Garda. In questo contesto unico, tra lago e montagna, porta la sua visione d’avanguardia e il suo stile inconfondibile, unendo sapori locali a tecniche moderne. Con tenacia e passione, Terry Giacomello continua a scrivere la sua storia, dimostrando che la vera avanguardia è prima di tutto una forma di divertimento, ma sempre con un profondo rispetto per la cucina intesa come arte e tradizione.

Ezio Marinato
Classe ’65, cresce nel Panificio di Famiglia a Cinto Caomaggiore che oggi lo gestisce con le sorelle Annalisa e Ornella. Soprannominato il “Master Yoda” della lievitazione mondiale. Artigiano e artista della lievitazione, consulente di industrie che producono attrezzature e macchine per la panificazione docente presso scuole alberghiere e di specializzazione. Nel 1981 ottiene la qualifica professionale in panetteria e pasticceria presso il Cfp di Cividale del Friuli (Ud). Negli anni successivi approfondisce le sue competenze con corsi di pasticceria e paste lievitate con vari maestri, fra cui Bellisima, Biasetto, Zoia, Morandin, Giorilli. Nel 2002 vince i Campionati europei di panificazione a Bulle, in Svizzera. Approfondisce con instancabile spirito di ricerca e di perfezionamento tutte le conoscenze e le tecniche legate alla panificazione, alle tecniche del freddo, agli impasti e ricette con farine biologiche macinate a pietra. Più volte membro di giurie internazionali, collabora stabilmente con molte importanti testate specialistiche ed è docente presso l’Accademia del pane a Milano. Nel 2007 ha vinto il premio mondiale «Gusto e nutrizione» a Lione. Invitato a convegni e fiere di settore, considerato il guru della panificazione. Ha partecipato a varie trasmissioni televisive tra cui Uno Mattina, La vita in diretta, Linea verde e vari speciali su emittenti nazionali e locali. È riconosciuto come Maestro di Arti e Mestieri e come 1 dei cinque fondatori della panificazione moderna italiana.

Alberto Toè
Classe 1988, di Conegliano, si muove tra la passione per la cucina e una profonda connessione con il territorio. La sua avventura, mossa dall’attrazione verso la natura, ha radici profonde che affondano con gli studi in Enologia. Tuttavia, la vera rivelazione arriva in cucina, dove osserva il padre preparare piatti che ispirano in lui la voglia di modellare la materia tra le mani. Le esperienze internazionali con Martin Berasategui, Nuno Mendes e Andreas Caminada affinano ulteriormente il suo approccio. Dal basco impara l’importanza della materia prima e della tecnica, mentre con lo svizzero scopre un’eleganza fondamentale nella cucina, tratto che spera di coltivare nel tempo. È in questo contesto che Norbert Niederkofler nota il suo talento e lo invita a unirsi alla squadra del St Hubertus a Badia, con la quale raggiunge il prestigioso traguardo delle tre stelle Michelin nel 2018. Uno dei momenti più significativi della sua vita è il periodo di volontariato in Uganda con la Fondazione “Insieme si può” mentre insegna a fare l’orto e a cucinare piatti con ingredienti locali, acquisisce una consapevolezza molto forte sui temi dello spreco alimentare. Un esperienza che influenza profondamente la visione sulla sostenibilità e il rispetto del cibo, spingendolo a trasmettere queste idee al suo team. La visione di Alberto Toè si specchia nel progetto di Horto a Milano. Con la direzione dello stesso Niederkofler, il ristorante promuove la filosofia Cook the Mountain ma in una versione urbana, con una filiera corta di piccoli fornitori locali e un impegno dichiarato per la sostenibilità. Il menu, influenzato dal gusto nordico-alpino, presenta piatti innovativi che combinano tradizione e contemporaneità. In questo percorso, il giovane veneto ridefinisce il concetto di fine dining e dimostra che è possibile unire alta cucina e sostenibilità grazie alla creazione di un’esperienza che va oltre la mera eccellenza gastronomica e abbraccia una filosofia etica e consapevole. La sua storia è un inno alla creatività, alla dedizione e all’amore per la cucina, superando i confini della tradizione. La dedizione di Toè conduce Horto a ottenere, poco più di un anno dall’apertura, il doppio riconoscimento della Guida Michelin 2024 divenendo anche il più giovane ad ottenere sia la stella rossa e che stella verde, quest’ultima assegnata a ristoranti che si assumono importanti responsabilità etiche e ambientali.